Enna, il Belvedere della Sicilia
Nel cuore della Sicilia, sui monti Erei, sorge Enna, che Callimaco cantò come “l’Ombelico della Sicilia”. La città, dall’alto dei suoi 931 metri, regala suggestivi panorami, che le hanno valso l’altro soprannome di “Belvedere della Sicilia”, oltre che il titolo di capoluogo di provincia più alto d’Italia.
A Enna si legano miti e secoli di storia che hanno lasciato nei monumenti tracce visibili di un passato leggendario. A testimonianza dell’antica dominazione greca, sulla parte alta della città, si trova la rocca di Cerere, dove sorgeva il tempio dedicato alla dea fecondatrice della terra.
Gli appassionati del Medioevo possono visitare l’imponente castello di Lombardia, che conserva sei delle venti torri originarie e tre cortili, uno dei quali attualmente utilizzato come teatro all’aperto. Il castello si trova nella parte alta della città, “Enna alta“, sull’altipiano che le ha restituito il soprannome di Belvedere della Sicilia. Lungo via Roma si articola il centro storico nonchè quartiere più antico, chiamato Valverde, mentre nel quartiere di Lombardia, che prende il nome dal castello, si trova anche il Duomo, ricco di decorazioni e opere pittoriche che vanno dal gotico al barocco. Su Enna alta si trova anche il quartiere Monte, il più moderno, con la Torre di Federico II e la sua Villa. La torre è molto particolare per la sua pianta ottagonale, e fa oggi parte del parco cittadino. L’antico quartiere di Fundrisi è stato invece recentemente riqualificato grazie al recupero e restauro della porta di Janniscuru, l’unica rimasta delle sei porte d’entrata della città situate alle pendici dell’altopiano, parte delle mura di cinta che la resero città inespugnabile nel periodo di dominazione araba-normanna.
Enna bassa, invece, si trova a valle di Enna Alta, a circa 250 metri di altezza. Quest’area nacque intorno al 1920 e viene denominata Sant’Anna per via del fatto che l’originario nucleo abitativo si sviluppava intorno alla chiesa di Sant’Anna. La maggior spinta propulsiva per lo sviluppo economico e popolare di Enna Bassa è stata indubbiamente l’Università Kore di Enna – la più recente della Sicilia: è nata nel 2005. Oltre ai servizi universitari, molto sviluppata è l’edilizia.
Come è per tutti gli altri capoluoghi della Sicilia, anche Enna fu terra di dominazioni diverse nel corso della storia. A testimonianza di ciò sono i suoi diversi nomi: Castrugiuvanni in dialetto siciliano, Ennaan era chiamata dai Sicani, Henna in Greco, Qasr Yanna in Arabo.
La particolare posizione geografica di Enna, ovvero il fatto di essere collocata a quasi 1000 metri d’altezza ma in una regione, quella siciliana, che ha un clima subtropicale, conferisce alla città una condizione climatica davvero particolare da trovare nel continente europeo: qualsiasi altro centro europeo, a questa altezza, avrebbe infatti temperature molto più rigide rispetto a quelle che si riscontrano in questo bel capoluogo siciliano.
La patrona della città è Maria Santissima della Visitazione, che cade il 2 luglio. Le celebrazioni prevedono la processione della statua della Madonna per le vie della città da parte dei membri della confraternita, scalzi. Famosissime poi sono le manifestazioni per la Settimana Santa a Enna: migliaia di turisti accorrono a vedere in particolare la processione del Venerdì Santo, con la suggestiva fiaccolata. Molto tipica e unica è la costituzione, in città, di un sistema di confraternite che sorsero nel MedioEvo e si svilupparono in particolare durante la dominazione spagnola. Durante i festeggiamenti della Settimana santa le confraternite di Enna partecipano alle manifestazioni rendendole ancora più suggestive.
Infine, durante la vostra visita non dimenticate di fare conoscenza dei prodotti tipici di Enna: la cassatella di Agira (pastafrolla a forma di mezzaluna, ripiena di mandorle tritate, zucchero, farina di ceci e cacao) il Pan del Dittaino, una particolare produzione artigianale che si fregia del marchio DOP, e il piacentino ennese, formaggio di capra che prevede la particolare aggiunta di zafferano e pepe nero.
molto interessante la sua storia