Agira

Agira, la patria del grande storico Diodoro Siculo (autore di una imponente e vasta opera di storia universale, la Biblioteca historica), è adagiata su una grande collina ai piedi del monte Teja, sulle valli del Salso e del Simeto, in provincia di Enna. Il suo nome in greco era Agyrion, e Agyrium era per i Romani. Si tratta di un paese che figura negli scritti di Cicerone così come nel mito greco e romano, con personaggi quali Eracle e Iolao.

I resti del castello di epoca sveva, del quale ancora oggi si possono ammirare due torri, sono il vanto della cittadina per il loro interesse archeologico e culturale.

Fra le numerose chiese spicca la maestosa abbazia di Santa Maria Latina o San Filippo, che conserva opere di grande valore artistico. San Filippo è il patrono della città, e l’abbazia a lui dedicata è una pregevole opera architettonica da non perdere. Si tratta di un edificio ricostruito più volte, che presenta attualmente una facciata di recente costruzione (primi decenni del Novecento), ma gli interni risalenti al Settecento, con alcuni elementi anche più antichi. L’abbazia fu costruita sopra al sepolcro del Santo, dietro sua stessa richiesta, e presenta infatti una cripta con le sue spoglie. Nella stanza della cripta è inoltre presente un rilievo in marmo che raffigura San Filippo d’Agira, ed è attribuito alla scuola del famoso Gagini.

La cittadina vanta anche pregevoli palazzi, fra cui il settecentesco Palazzo Zuccaro.