Caltabellotta
Antica cittadina di dominazione araba dalla quale derivò il nome di Kal’atal-ballut, cioè Rocca delle Quercie. Ebbe un importanza rilevante nel periodo della guerra del Vespro. Ma la città va ricordata in particolar modo per il famoso e suggestivo Eremo di San Pellegrino: due santuari situati in due grotte che segnalano presenze preistoriche nel paese. La cittadina è inoltre circondata da necropoli che sembrano risalire all’età del bronzo. Nei pressi del Monte Castello si trovano i resti di un castello Normanno e si può ammirare un panorama molto suggestivo e variegato, che va dal mar mediterraneo al monte Cammarata. Non sono, comunque, le uniche rovine storiche della zona: tutto il territorio di Caltabellotta è circondato da rovine e punti di osservazione interessanti.
Nel periodo natalizio Caltabellotta si trasforma in Città Presepe: nelle grotte viene allestito un presepe vivente che attira numerosi visitatori da ogni parte della regione. La tradizione del presepe vivente è davvero antica e viene ancora oggi mantenuta e rinnovata ogni anno, e resa ancora più suggestiva dal carattere antico e ricco di storia dell’ambiente in cui la rappresentazione viene allestita.
Una curiosità: è tradizione della cittadina raccogliere fiori freschi la vigilia del primo di Maggio, e spargerli poi davanti alla porta di casa per salutare l’arrivo della primavera, che a Caltabellotta si fa sentire davvero in questo mese.
Alcune specialità di Caltabellotta. Nel periodo delle vacanze di Pasqua in ogni casa si cucina la froscia, a base di uova, ricotta, pane, formaggio, asparagi e la melissa, erba aromatica dal gusto simile a quello della menta. Al periodo natalizio invece appartengono i cuddureddi: dolci che hanno come ripieno marmellata di fichi.