Saline e Laguna dello Stagnone
Lo spettacolo che si incontra lungo la litoranea per Trapani, nel tratto compreso tra Punta Alga e Capo San Teodoro, è davvero unico, specialmente al tramonto, per la visione della laguna dello Stagnone con le sue luccicanti saline e i suoi imponenti mulini a vento (il Museo Ettore e Infersa si trova proprio dentro un mulino del Cinquecento ancora funzionante) dove si ristorano in piccoli gruppi meravigliosi aironi e fenicotteri rosa. La laguna fa parte della Riserva Naturale Regionale delle Isole dello Stagnone, nel comune di Marsala: abbiamo già parlato dell’Isola di Mozia, alla quale si aggiungono l‘Isola Grande (o Isola Lunga, in cui si trovano saline che ad oggi non sono più utilizzate), l‘isola Schola (che deriva dalla scuola di retorica che vi si trovava in epoca Romana) e l’Isola Santa Maria (il cui nome deriva dal santuario che vi si trova).
Le Saline dello Stagnone, opera del popolo fenicio, sono nate in un territorio favorevole, caratterizzato da acque basse, temperature elevate e da un clima ventoso particolarmente idoneo all’evaporazione dell’acqua e alla successiva estrazione del sale, ottimo elemento per la conservazione del cibo nell’antichità, oggi esportato nel mondo. Grandi vasche a scacchiera specchiano il cielo, i mutevoli e cangianti colori, e piccole montagne di sale brillano al sole: è la Via del Sale, ad accompagnare il visitatore alla scoperta di un’antica attività oggi divenuta anche tradizione, fino ad arrivare al capoluogo Trapani, le cui saline sono anch’esse celebri ed imperdibili durante le vostre vacanze in Sicilia occidentale.