Cava Grande del Cassibile
Cava Grande del Cassibile è una delle meraviglie della Sicilia: in questa fenditura del tavolato calcareo ibleo scorre l’antico Kakyparis greco, oggi conosciuto con il nome di Cassibile, che ha scavato valli fluviali dall’aspetto di veri e propri canyon ed eroso le rocce formando i cosiddetti “marmittoni”, così chiamati per la loro particolare forma.
Lo spettacolare canyon di Cava Grande del Cassibile è una gola profonda fino a 3000 m e lunga 10 Km nel territorio di Avola, Siracusa e Noto.
Una Sicilia inaspettata: il paradiso degli dei tra lievi cascate che si raccolgono in laghetti di acqua cristallina, candide rocce calcaree levigate dall’erosione lenta e continua del fiume, rocce a strapiombo e presenze quasi invisibili di uccelli il cui canto echeggia, tra i profumi del mirto e i colori dell’euforbia arborea, nel folto della macchia mediterranea: un bosco rigoglioso di platani orientali, oleandri, salici, pioppi e frassini. Splendida e variegata è anche la flora, con oltre 400 specie – in particolare, vi si trovano 34 diverse specie di orchidee, alcune di queste endemiche della regione siciliana.
Il panorama mozzafiato invita ad entrare in questo luogo attraverso il sentiero che scende verso la gola. Il fiume è raggiungibile in mezz’ora di cammino: la passeggiata nella “cava” continua costeggiando il corso d’acqua immersi nella vegetazione. Dopo alcune centinaia di metri si raggiunge una zona aperta dove il fiume forma una successione di limpide piscine naturali scavate nella roccia e contornate da massi appiattiti, ideali nella stagione estiva per una sosta al sole dopo un invitante bagno nelle fresche acque. I tanti laghetti limpidi sono accessibili tramite la Scala Cruci, che si trova nei pressi di Avola Antica.
Dal 1984 la Cava Grande del Cassibile è stata dichiarata Riserva Naturale Orientata. Si estende per 2.969 ettari ed è in gestione all’Azienda Forestale Demaniale. Lungo le pareti rocciose sono scavate dai Siculi oltre 80 mila tombe e grotte artificiali (secoli XI-IX a.C.) che formano la Necropoli del Cassibile. Qui sono stati trovati numerosi reperti legati al corredo funebre dei defunti e antiche ceramiche. Sono presenti nella zona anche due villaggi rupestri, quello settentrionale, detto anche “Grotta dei briganti”, e quello meridionale, caratterizzati da numerose grotte che segnalano la presenza di un più sviluppato complesso abitativo.
Grz x le info su un posto magico e non molto conosciuto