Modica
La splendida Modica è una località situata alle pendici meridionali dei Monti Iblei, in provincia di Ragusa: un’area in cui numerose tracce (tra cui la Cava d’Ispica) testimoniano la presenza di nuclei abitativi sin dall’Età del Bronzo. Per la sua bellezza e i suoi prestigiosi ed inestimabili tesori è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, insieme a tante altre città della Sicilia.
Pare che il nome della città derivi dalla denominazione Fenicia Mùtyka, che significa dimora, o da quella sicula Mùrika, roccia nuda. Al di là della mitologia greca, che la vede “Città di Ercole”, pare che la prima cittadina sia stata fondata dai Siculi prima del 1000 a.c. (a detta di alcuni storici anche prima della guerra di Troia, quindi intorno al 1360 a.c., altri poco prima del 1000 a.c.), e fu occupata anche da Fenici e Greci, e in seguito Romani e Bizantini, che ne fecero un fiorente centro commerciale ed agricolo. Sotto il dominio, poi, di Ruggero II, Modica fu Città Regia, e capitale di contea con Pietro I d’Aragona. La Contea di Modica nacque con Federico II d’Aragona nel 1296, e per oltre cinquecento anni fu la contea più ricca e potente dell’intero meridione, in particolare nel XIV secolo, sotto la guida dei Chiaramonte. In seguito fu dominata dagli Spagnoli, Catalani e Castigliani.
A causa del terremoto del 1693 la località fu quasi interamente distrutta e poi ricostruita rapidamente e senza risparmiare risorse, così che la città rinacque ancora più splendente e deliziosa. Di qui la caratteristica tipica di Modica: la contrapposizione tra città alta, dove vi sono molte gradinate ed edifici in pendenza, e città bassa. Come del resto avvenne per le altre città colpite dal terremoto della Val di Noto e ricostruite in seguito, gli edifici nuovi sorsero quali maginifici esemplari dello stile barocco, imperante nel Settecento in Sicilia e non solo.
Incredibile testimonianza dello splendore del Barocco Siciliano è indubbiamente il Duomo di Modica, intitolato a San Giorgio, spesso elevato a simbolo di questo stile artistico ed architettonico in tutta la regione. La prima chiesa costruita sull’area in cui sorge ora questa maestosa costruzione risale al secolo XII; il Duomo come appare ora è comunque il risultato di ricostruzioni e rimaneggiamenti del Seicento-Settecento. La splendida facciata a torre è preceduta da una monumentale scalinata arricchita dall’Orto del Piombo, giardino pensile che la costeggia, e si apre in cinque portali che conducono ad altrettante navate interne, separate da imponenti colonne con capitelli corinzi. L‘altare maggiore è composto da addirittura dieci tavole che raffigurano la Sacra Famiglia e diverse scene della vita di Cristo; sul pavimento prospicente l’altare ecco la meridiana solare. L’organo ottocentesco è ancora perfettamente funzionante oltre che maestoso, con ben quattro tastiere.
Altro mirabile esempio di stile barocco è il Duomo di San Pietro, che è preceduto da una scalinata ai cui lati si trovano le statue dei dodici apostoli di Gesù, con un interno a tre navate dalle ricchissime e magnifiche decorazioni – dagli affreschi della volta ai marmi policromi del pavimento; Da non perdere anche la Chiesa del Carmine, il cui portale trecentesco, insieme col rosone in stile spiccatamente gotico, ha resistito al terremoto.
Simbolo dell’antico potere della Contea di Modica è il Castello dei Conti di Modica, che si trova su una rupe e fu costruito nel Medioevo. Parte del castello è andata distrutta nel terremoto del 1693, ma si possono ancora osservare le pareti costruite a strapiombo, che rendevano molto difficili i possibili attacchi alla fortezza, una torre, le carceri situate nel cortile – destinate ognuna a una particolare categoria – e una delle fosse destinate ai criminali più pericolosi, profonde circa sette metri. Recentemente gli scavi archeologici hanno permesso di rinvenire diverse suppellettili di svariato genere ed uso, di grande valore storico vista la loro provenienza ellenistica, romana, araba e medievale, fino ad arrivare al secolo XIX. Sempre nell’area del maniero si trova la torretta dell’Orologio, che sovrasta la città: oltre ad osservare gli imponenti meccanismi meccanici che facevano funzionare l’orologio, si gode da qui di una splendida vista sul centro storico.
Molti sono, comunque, i monumenti visitabili durante l’escursione a Modica; senza dimenticare i siti archeologici limitrofi, prima fra tutti la Cava d’Ispica. Interessante è poi, nel vecchio convento settecentesco dei Padri Mercenari, il corridoio lungo il quale sono state allestite le vecchie botteghe degli artigiani.
Per quanto riguarda l’artigianato e le produzioni locali, è qui possibile acquistare degli ottimi ricami e pizzi, punto di forza dell’esportazione modicana. Molto sviluppato è l’allevamento di bovini: la famosa razza modicana consente la produzione di carni e latte molto apprezzati in tutta la regione. Ottimo è qui il pane, insieme all’olio e a diversi prodotti caseari.
E per le delizie del palato, come non citare il cioccolato di Modica? Famoso in tutto il mondo, pare che la particolare ricetta per la sua lavorazione, che è a freddo, sia stata portata qui dagli Spagnoli, che l’avevano a loro volta appresa, addirittura, dagli Aztechi: ne risulta un cioccolato senza grassi vegetali, speziato con cannella e vaniglia, che conquistò anche il grande Leonardo Sciascia ed è al giorno d’oggi un prodotto molto ricercato ed esportato in considerevoli quantità.
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[…] (leggi la nostra guida alla città di Modica). […]