Gli Iblei
Il territorio della provincia di Ragusa, e più in generale la zona a sud-ovest della Sicilia, è ricca di monti, colline e pianure, ma le altezze non superano i 1000 metri (Monte Lauro, il più alto, arriva a 986 metri sul livello del mare): ne deriva un profilo molto dolce ed ondulato, pacifico e calmo. Dal punto di vista geologico, gli Iblei sono composti da una grande varietà di rocce : calcareo-dolomitico, carsico, calcareo bianco conchiglifero, pietra arenaria.
I Monti Iblei offrono splendidi paesaggi, rigogliosa flora e antiche leggende a chiunque vi si addentri per scoprirli. Particolari sono, ad esempio, i muri a secco che si articolano sul terreno come fossero ragnatele, delimitando pascoli e campi coltivati. Sono numerosi i carrubi, le querce, i platani, i carrubi, gli oleandri, i fichi, le canne; fiumi, ruscelli e torrentelli attraversano i pendii: l’Acate, l’Anapo, il Cassibile e così via, che con il loro incessante lavoro nel corso dei millenni hanno dato origine ad affascinanti “cave”, gole profonde sul calcare che forma il tavolato ibleo.
Uno dei principali, e dei più ricorrenti, elementi che si incontrano nel paesaggio di questi luoghi è il carrubo: la tradizione agricola e l’attaccamento alla terra dei suoi abitanti hanno reso importante anche questa pianta, che viene utilizzata come addensante ma anche surrogato nel caffè. E più ancora, nell’antichità le sue foglie venivano utilizzate per misurare le pietre preziose: venivano infatti chiamati Qirat, da cui è derivato Carato. Molti sono anche i mandorli, e in generale tutta l’area ha sviluppato una fiorente agricoltura, che è la principale risorsa economica insieme al turismo sempre più diffuso.
Ma il vero cavallo di battaglia per quanto riguarda la gastronomia ed i prodotti tipici della zona dei Monti Iblei è l’omonimo, e pregiatissimo, olio. Sin dai tempi della Magna Grecia in questo territorio l’olivicoltura dava ottimi risultati, ed ancora oggi vi si coltivano le più pregiate olive siciliane: l’olio Monti Iblei si fregia, per la sua genuinità e pregiatezza, del marchio DOP. Assaggiatelo crudo, su una fetta di pane con semi di sesamo, magari caldo: delizioso e fresco, ha dentro tutte le migliori caratteristiche di questa docile catena montuosa siciliana.
Le origini dei Monti Iblei? Il nome proviene sicuramente da Hyblon, re siculo che dominava il territorio e che permise ai Greci di creare Megara Iblea, un’antica colonia ellenica.