Comiso
Comiso si trova 17 km ad ovest del capoluogo di provincia, Ragusa. È un comune dei Monti Iblei sud-occidentali, basato, anch’esso come molti dei bei paesini adagiati su questa placida e dolce catena montuosa, sull’agricoltura, grazie alla sua terra fertile e ricca in acqua. Qui si raccolgono alcuni tra i più importanti prodotti siciliani: gli ortaggi, l’olio, il grano, le mandorle. Tipica del territorio è inoltre il calcare bianco o pietra di Comiso, che dà al paesaggio una tonalità che non pùo certo sfuggire all’osservatore attento.
Comiso viene comunemente associata all’antica e mitologica Casmene, che, nonostante i pochi reperti archeologici che lo testimoniano, si trovava, quale colonia siracusana, su un colle che fa parte degli Iblei appena sopra all’attuale insediamento, il cozzo di Apollo. I primi reperti, comunque, testimoniano che la zona era già abitata in tempi antichissimi dai siculi; le famose Terme di Diana, ancora visibili con i loro mosaici risalenti al III secolo, costruite su una sorgente intorno alla quale si sviluppò anche un nucleo abitativo, testimoniano invece la presenza romana. Le prime chiese furono edificate durante la dominazione bizantina, e ancora di più nel medioevo, quando non solo gli edifici religiosi ma l’intero assetto urbanistico si sviluppò particolarmente. Intorno al Cinquecento Comiso vive il suo più splendente periodo, grazie in particolare ai principi Naselli, che l’arricchirono con splendide chiese e conventi, con il Monte di Pietà e una cartiera. Il terremoto del 1693 colpì duramente anche Comiso, che perse molte delle sue belle chiese oltre a, purtroppo, molti civili.
I Naselli fecero inoltre costruire il Castello nel 1576 sulle fondamenta di uno precedente, di epoca medievale: da non perdere è la parte più antica, il Battistero intitolato a San Gregorio Magno, che fu costruito intorno all’anno Mille e presenta mirabili affreschi bizantini.
Ecco cosa vedere in questa bella cittadina: sicuramente la Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria delle Stelle, realizzata nel secolo XV dove prima risiedeva un tempio di stile chiaramontano. Il terremoto la distrusse quasi tutta: rimase in piedi solo la torre campanaria ed i pilastri dell’originaria costruzione. Molto bello l’altare maggiore in marmo policromo e lapislazzuli, e un pregevole soffitto ligneo. La Chiesa di San Francesco all’Immacolata, poi, è una vera perla della città: risalente al secolo XIII, è particolarmente suggestiva per lo stile arabo-gotico dell’absidola. Accanto alla chiesa è stato realizzato, nel Quattrocento, un convento con un delizioso chiostro.
Al centro della città ecco la bella piazza Fonte di Diana, con la fontana, omonima, realizzata in stile neoclassico, che viene alimentata dall’acqua benefica delle terme. Accanto a questa, Piazza delle Erbe è quella su cui si affaccia il Duomo, insieme all’antico palazzo del mercato che oggi è la sede del Museo Civico Kasmeneo.
Comiso ospita inoltre una delle poche pagode realizzate in tutto il continente Europeo, la Pagoda della Pace, edificata nel 1998.