Le Grotte dell’Addaura
Le grotte dell’Addaura con i famosi graffiti raffiguranti esseri umani ed animali del paleolitico superiore, si trovano a pochi chilometri da Palermo, sui pendii settentrionali di Monte Pellegrino, soprastante Mondello. Recentemente sono state scoperte in Sicilia altre grotte con graffiti come nell’isola di Levanzo ed alcune note vicino Trapani e Termini Imerese.
Le grotte dell’Addaura si trovano a circa 70 metri sul livello del mare, in un complesso formato da tre grotte dove sono stati rinvenuti resti di ossa e strumenti vari, probabilmente utilizzati per la caccia. Nei livelli più profondi della grotta ad ovest è stato, inoltre, recuperato materiale paleolitico e resti di elefanti nani. Tali resti sono custoditi nel Museo Archeologico di Palermo.
La loro fama, in ogni caso, è dovuta soprattutto alla presenza di un complesso di graffiti (incisioni, dei segni scavati nella roccia con utensili appuntiti) che decorano le pareti, e rappresentano un caso unico nell’ambito dell’arte rupestre preistorica.
All’interno delle grotte, più in profondità, è possibile ammirare, muniti di caschetto da esploratore con luce incorporata, magnifiche formazioni stalagmitiche: visita sconsigliata per chi soffre di claustrofobia!
Soltanto in una delle tre grotte dell’Addaura, cioè in quella centrale sono raffigurate figure umane oltre ovviamente, alla presenza di svariate specie di animali: bovini, cervi, cavalli selvatici.
I graffiti della grotta centrale sono venuti alla luce per caso. Alcune bombe, depositate li dagli Americani durante la guerra, sono esplose accidentalmente e lo spostamento d’aria ha sgretolato lo strato di incrostazioni che nel frattempo si era formato. Queste incrostazioni coprono ancora la maggior parte delle pareti e bisognerà toglierle con la massima cautela. In questo luogo non è stato scoperto alcuno strato archeologico ma l’originale livello di occupazione doveva essere molto più alto dell’attuale, poiché le tracce sulle pareti sono ad un’altezza di circa tre metri. Anche i graffiti si trovano in alto e bisogna adoperare una scala per poterli osservare.
L’importanza di questo ritrovamento sta anche nel fatto che è rarissimo trovare raffigurazioni di uomini in altri siti dove l’arte rupestre è presente, e la spiegazione su cosa queste figure umane rappresentate stiano facendo continua a solleticare la fantasia di tutti gli studiosi.
Come tutte le cosa belle e rare però, anche le nostre care grotte sono da un po’ inavvicinabili. Fino al 1997 erano visitabili, da quella data in poi il sito è stato chiuso al turismo a causa della instabilità del costone roccioso. Si sarebbero dovuti fare lavori di consolidamento, ma ad oggi ancora è tutto fermo, purtroppo.