La nuova viabilità di Palermo
Chi vive a Palermo ne conosce certamente pregi e difetti. I pregi sono tantissimi e spaziano dalla ricchezza culturale ed architettonica alla fantasiosa e colorita tradizione popolare riguardante abitudini e modi di fare e di dire in genere. Sui difetti della città potremmo discutere per ore, ma uno dei temi più controversi per i palermitani rimane da sempre quello inerente la viabilità.
Palermo, come tutti sanno, è una città le cui radici affondano ben oltre 2000 anni fa, quando cioè le città venivano concepite e costruite a misura d’uomo e non certo a misura dei mezzi di trasporto che oggi le affollano in lungo ed in largo. Il tema della viabilità, o come direbbero i palermitani “del ciaffico”, è molto sentito in città e spesso è stato causa di disordini di varia natura.
Da qualche anno a questa parte le amministrazioni pubbliche locali stanno cercando di mettere mano a questo problema per trovare una soluzione stabile e duratura.
A parte i soliti palliativi delle zone a traffico limitato (ZTL) e delle targhe alterne, che sono stati largamente adottati negli ultimi anni e che hanno sortito soltanto l’effetto di indispettire i cittadini ed in special modo i lavoratori pendolari, senza un significativo miglioramento della situazione viaria ed atmosferica, meritano senz’altro una menzione particolare le ultime iniziative volte a snellire il traffico urbano. Mi riferisco in modo particolare alla creazione di ampi parcheggi nelle zone periferiche della città (parcheggi Francia, Belgio, Giotto, Basile, Emiri) che sarebbero molto più utili e funzionali se si riuscissero a potenziare i relativi servizi navetta da e per queste aree di parcheggio, magari garantendo orari più frequenti, bus più piccoli e versatili, un numero di corse adeguato alle esigenze dei pendolari, oltre che una adeguata campagna di sensibilizzazione al loro utilizzo.
Altro aspetto importante della viabilità palermitana è la rivoluzione tutt’ora in corso relativamente alla mobilità su rotaia. Chi vive a Palermo avrà certamente notato, non senza disagi, che in questi ultimi due/tre anni sono stati aperti diversi cantieri per la costruzione ed il potenziamento di questo tipo di viabilità; ma andiamo con ordine:
Attualmente, anche se con mille difetti, esistono a Palermo 3 linee metropolitane la “Linea A”, dalla Stazione Centrale all’aeroporto Falcone/Borsellino, la “Linea B”, dalla Stazione Notarbartolo a Piazza Giachery e la “Linea C”, dalla Stazione Centrale ad Altavilla. Io le ho chiamate linee metropolitane ma è bene chiarire che, per la loro configurazione e per la qualità del loro servizio, altro non sono che delle linee ferroviarie urbane, per giunta a binario unico. Ebbene, la prima rivoluzione in corso riguarda proprio le linee “A” ed “C” con il loro raddoppio e l’introduzione di 9 nuove fermate: Roccella, Brancaccio, Guadagna, Palazzo di Giustizia, Lolli, Lazio, Belgio, La Malfa e Sferracavallo. Queste modifiche renderanno molto più veloce il tragitto dalla Stazione Centrale all’aeroporto (si parla di un dimezzamento dei tempi attuali che sono di circa 1 ora) e ovviamente un incremento della fruibilità da parte dei pendolari che potranno arrivare direttamente nei luoghi di loro interesse.
La seconda operazione degna di nota riguarda il prolungamento della “Linea B” che attualmente collega la stazione Notarbartolo con piazza Giachery. I nuovi lavori appaltati vedranno realizzato il prolungamento dell’attuale linea con l’intruduzione di altre 4 fermate: Porto, Politeama, Malaspina/Catania, Lazio/Libertà, che si aggiungeranno alle 4 esistenti: Notarbartolo, Imperatore Federico, Fiera, Giachery. Con la realizzazione di questo progetto, i cui tempi credo saranno un po più lunghi, la città potrà finalmente avere un collegamento sotterraneo con i luoghi più importanti del centro, con particolare riferimento alla zona dello shopping urbano di via Libertà/Politeama.
Restando in tema di Metropolitane, ci sarebbe da raccontare la questione riguardante la realizzazione della tanto ambita “Linea D”, la cosiddetta Metropolitana Leggera Automatica, che dovrebbe collegare in sotterranea la zona di via Oreto con la stazione Notarbartolo, passando per il centro della città e con le seguenti fermate: Oreto, Oreto sud, Oreto Nord, Piazza Giulio Cesare (stazione centrale), Piazza Borsa, Teatro Massimo, Politeama, Via Archimede, Piazza Alberico Gentili e Stazione Notarbartolo. Ho deciso di usare il condizionale dal momento che per varie beghe burocratiche pare che quest’opera non vedrà la luce nel breve periodo, eppure rappresenterebbe la vera rivoluzione della viabilità interna della città, poiché sarebbe l’unica linea ad attraversate tutto il centro storico collegandola con le altre linee esistenti. Un vero miraggio e, come tale, desiderato ed improbabile da veder concretizzato.
Sono a buon punto, invece, i lavori riguardanti la rete tranviaria che si snoderà su tre linee indipendenti. La prima collegherà la zona industriale Roccella (centro commerciale Forum) alla Stazione Centrale, la seconda collegherà il quartiere Borgo Nuovo alla stazione Notarbartolo ed infine, la terza dal quartiere CEP alla stazione Notarbartolo, passando per corso Calatafimi.
In definitiva possiamo dire che il ventaglio di progetti e di opere realizzande è di indubbio spessore, ma come al solito dovranno scontrarsi con le lungaggini burocratiche e con la difficile propensione dei Palermitani ad adattarsi alle novità. La rivoluzione è cominciata, adesso tocca a noi coglierla!!!
Ringraziamo il sig. Massimo Immordino, proprietario del Bed and Breakfast Skysleeping a Palermo per la redazione del presente articolo.
Questo sarebbe il cosidetto tram che dovrebbe circolare giu’ a palermo? sembra piu’ una giostra con un trenino x bambini. Come Torino nn ci sara’ mai niente.
Vediamo come si sviluppa il cantiere … per il momento prosegue piuttosto correttamente. Speriamo bene. In ogni caso vi terremo informati.