Bagheria
La città di Bagheria sorge tra il golfo di Palermo (15 kilometri di distanza dal capoluogo) e Termini Imerese, su una vasta distesa di giardini di agrumi. Il nome potrebbe derivare dalla lingua fenicia con il termine Bayharia, “Zona che discende verso il mare”, o dalla lingua araba con il termine Bab Al-Gerib, “Porta del vento”.
La piana su cui sorge Bagheria fu abitata già dai Fenici, e molto valorizzata dagli Arabi per quanto riguarda l’economia agricola: fichi d’india, agrumi, mandorle ed olive in particolare. Fu nel Cinquecento che vennero edificate le prime costruzioni: torri di avvistamento che sorgevano nelle vicinanze delle case dei contadini. Ma il primo agglomerato propriamente urbano sorse un secolo più tardi, quando Giuseppe Branciforti, conte di Raccuja si ritirò a Bagheria, costruendo Villa Butera, che divenne la sua dimora definitiva. Da allora, e tra il Seicento e il Settecento, la località fu meta privilegiata della nobiltà palermitana, e la sua storia è particolarmente legata alle tantissime ville nobiliari che vi sono sorte a partire dal XVIII secolo, e furono tanti i personaggi noti e celebri a visitare la città (uno su tutti è sicuramente Goethe).
Quasi tutte le ville di Bagheria sono state edificate nel Rinascimento, e lo stile prevalente è barocco e tardo-barocco. Tra le più famose citiamo: Villa Palagonia, detta anche “Villa dei mostri” per via delle statue che decorano le costruzioni basse annesse all’edificio principale ed edificata nel Settecento, della quale è notevole il salone delle feste con il soffitto a specchi e le pareti riccamente affrescate; Villa Cattolica, la cui architettura ricorda quella tipica di un castello con una base quadrangolare e le merlature dei suoi muri di cinta, che oggi ospita il Museo Renato Guttuso; Villa Valguarnera, una delle più interessanti sia per lo stile e l’architettura che per la sua posizione, e alla cui progettazione partecipò anche il celebre architetto catanese Vaccarini. Presenta numerose interessanti opere d’arte, affreschi e statue, ed offre una splendida vista sul Golfo e il monte Catalfano: un vero balcone panoramico ed un edificio di grandissimo interesse artistico.
La città ha dato i natali, nel Novecento, al famoso regista italiano Giuseppe Tornatore, che ha diretto capolavori senza tempo quali “Nuovo cinema paradiso” e “La leggenda del pianista sull’oceano”, e nel 2009 “Baarìa”, film di grande successo con il quale ha celebrato e descritto la sua città natale.