Villa Romana di Terme Vigliatore
Signorile residenza testimonianza dell’archeologia romana, risalente al I secolo a.c. e riportata alla luce durante gli anni Cinquanta, la Villa presenta un notevole sistema di canalizzazioni realizzate per consentire agli aristocratici di beneficiare delle acque termali che sgorgavano dalle sorgenti della zona.
Il sito è composto dalla zona abitativa e da un complesso termale, denominato dai Romani “Fons Veneris”, Fonte di Venere.
Oggi, così come ai tempi dei Romani, è possibile sfruttare le acque sulfuree e alcaline delle sorgenti minerali che permettono di curare varie patologie, per una vacanza salubre immersi nell’esempio più interessante di villa di lusso suburbana, tipica per i suoi pavimenti in mosaico.
La stanza principale è il Tablinium, che fungeva da sala di ricevimento, con un bel pavimento a mosaico geometrico bianco e nero. L’area dedicata alle terme era dotata di Apoditerya (spogliatoi) e di 3 sale destinate al bagno: un Calidarium (con acqua calda), un Tepidarium (tiepida) e un Frigidarium (fredda), quest’ultima abbellita da un mosaico raffigurante una barca di pescatori, 4 delfini e un pescespada. Infine, accanto ai resti della villa sorge un Antiquarium, dove sono esposti al pubblico gli oggetti ed il mobilio che arredava la lussuosa villa.