San Salvatore di Fitalia
Sorge sulla valle del Fitalia, il fiume da cui prende il nome, in provincia di Messina. Il nome è di origine greca: i coloni trovarono quest’area molto adatta alla coltivazione, e il termine significa infatti “terreno produttivo”.
A San Salvatore di Fitalia il tempo sembra essersi fermato. Il centro storico è un’opera d’arte medievale. Tutto è stato mantenuto com’era, con ripide rampe e strade in ciottoli. Vicoli stretti collegano antichi quartieri di case costruite in pietra: un vero viaggio nel passato.
Patrono del paese è San Calogero, a cui il paese dedica una festa nel periodo estivo. Nel mese di San Calogero, che inizia il 20 luglio dopo una messa solenne ed un suggestivo spettacolo pirotecnico; per tutto il mese pellegrini scalzi iniziano ad arrivare al paese per compiere i cosiddetti “viaggi” ovvero le visite al santuario dedicato al santo del paese, che da tranquillo e quieto centro abitato diventa animato ambiente di festa – una festa che culmina il 19, 20 e 21 agosto, con bande che suonano e processioni al Santuario. La vara percorre San Salvatore di Fitalia seguita da migliaia di fedeli devoti, e la sera del 20 agosto si tengono manifestazioni musicali e pirotecniche. Il 21 agosto la festa è più tranquilla, e nel tardo pomeriggio si tiene una messa in seguito alla quale il Santo viene portato in processione in giro per il paese, per dargli modo di ascoltare ed esaudire le preghiere dei fedeli, e anche questa serata si conclude con musica e fuochi d’artificio.
Il Santuario di San Calogero sorge su una precedente cappella votiva dedicata al Santo, e fu costruito verso la fine dell’Ottocento con pianta a croce latina.
Da vedere è anche la Rocca di Pietra Giuda, una roccia che sporge dalla cima del monte, con uno splendido panorama che mostra fiumi, valli e la cima dell’Etna.
Due importanti sagre gastronomiche sono la sagra del miele, prodotto tipico molto importante per l’economia del paese, in cui si possono degustare non solo le tante varianti di miele ma anche altri prodotti quali fragole, olio, prodotti caseari, dolci e così via, e la sagra delle castagne, di solito l’ultimo fine settimana del mese di ottobre, contornata da festeggiamenti, danze e concerti e la possibilità di gustare prelibatezze come la zuppa di castagne e porcini, le tagliatelle al sugo di castagne e moltissimi dolci a base di questo prodotto tipico.