Linguaglossa
Si trova sul versante nord-orientale dell’Etna, e si trova infatti all’interno del Parco dell’Etna, in una zona lavica in provincia di Catania. La città venne fondata da una colonia di avventurieri nel bosco di Castiglione. Il nome deriva dal latino e dal greco e significa lingua, il riferimento è alle lingue di fuoco delle eruzioni dell’Etna. La convivenza con il vulcano ha alimentato anche un artigianato particolare: la lavorazione della pietra lavica.
Da visitare il Museo vulcanologico e quello delle tradizioni popolari. In inverno diventa una delle località sciistiche più frequentate. L’economia è inoltre fondata sulla coltivazione di nocciola e l’estrazione di resina.
Il patrono del paese è Sant’Egidio, a cui è dedicata una festa il 1° settembre. La leggenda narra che in seguito ad un’eruzione dell’Etna, la lava era quasi arrivata a Linguaglossa e gli abitanti erano scappati per mettersi in salvo tranne una vecchietta paralizzata alla quale il santo apparve, dicendole di suonare la campana della chiesa e posizionare il suo bastone davanti alla lava. Incredibilmente la vecchietta riuscì a suonare le campane, radunando così gli abitanti davanti la chiesa e dicendo loro di porre il bastone, che impedì alla lava di distruggere il paese.
Consiglio culinario su Linguaglossa: le salsicce al ceppo con finocchio selvatico, o eventualmente con pistacchi e provola, sono davvero un must…!