Licodia Eubea
Sorge nella zona nord-occidentale dei monti Iblei, in provincia di Catania. L’abitato è molto antico, sono stati rinvenuti resti di quella che si pensa fosse l’antica città pre-greca del 650 a.C., abitata dai Siculi. Nonostante il terremoto che colpì la Val di Noto nel 1693 arrecò molti danni anche a Licodia, restano ben conservate le rovine di un castello medievale, oltre a chiese e palazzi del XVIII sec., tra i quali, la Chiesa di Santa Margherita (patrona di Licodia) o Chiesa Madre spicca per i suoi elementi tipici del tardo barocco siciliano.
I principali siti archeologici e ritrovamenti sono la Necropoli greca di Vigna della Signora, e il complesso rupestre della Grotta dei Santi. All’interno di queste grotte si trova una zona abside scavata nella roccia, con un pannello che rappresenta la crocifissione. Molti reperti e ritrovamenti sono custoditi dal Museo civico e archeologico Di Vita, grazie all’opera di scavi di Paolo Orsi negli ultimi decenni del Novecento.
E’ un paese agricolo, famoso per le sue uve richieste sia in Italia che all’estero. A settembre si tiene infatti la festa dell’uva. Suggestivi i festeggiamenti in occasione della Pasqua: una festività dalle antiche tradizioni con canti in dialetto siciliano, la processione del Cristo alla Colonna fino a tarda notte, e la processione dei simulacri dell’Addolorata e del Cristo trainato dal Circello (circeddu in siciliano), che si tiene il Venerdì santo: le due statue vengono fatte “incontrare” con un particolare movimento dei portatori. Il giorno di Pasqua ha luogo la giunta del simulacro del Cristo risorto con la Madonna, e la seguente processione delle statue per le vie di Licodia.
Prodotto tipico per eccellenza di Licodia Eubea è la Patacò, che sfamava i meno abbienti nei mesi più freddi, ed è composta da farina di cicerchia con broccoli e salsiccia.