Pasqua 2013 a Catania: la Diavolata di Adrano.
Questo post è dedicato a tutti coloro che hanno intenzione di trascorrere la Pasqua nei pressi di Catania, e a chiunque volesse vivere a pieno i festeggiamenti e le celebrazioni tipiche della tradizione siciliana. Nei pressi di Catania, ad Adrano, ogni anno da più di 250 anni in occasione della Pasqua ha luogo un evento che riassume e concilia al suo interno aspetti sacri e profani della tradizione.
L’evento prende il nome di Diavolata, ma è molto conosciuta fra gli adraniti anche come “I Diavulazzi di Pasqua”. La denominazione fa subito intuire come si tratti di una manifestazione molto particolare e unica nel suo genere. Durante la giornata di Pasqua i cittadini sono coinvolti in una processione che porta in giro per la città i gruppi statuari di alcuni dei protagonisti del testo “La Resurrezione” di Don Anselmo Laudani, fra questi la Madonna in abito rosa, l’Angelo decorato con coccarde e il Cristo, con un mantello purpureo.
Sono questi, infatti, i protagonisti del dramma, realizzato dal poeta Laudani nel 1752, dramma che ogni anno viene riproposto sul palco che sorge davanti alla Chiesa Madre di Adrano, in via Garibaldi.
La scenografia sullo sfondo rappresenta già l’ambiente in cui i protagonisti si sfideranno, da una parte la selva infernale con al centro un volto diabolico, dall’altra il paradiso. Protagonisti del dramma sono i cinque diavoli guidati da Lucifero (Belzebù, Astarot..), l’anima e l’Arcangelo Michele (solitamente e rispettivamente rappresentati da una bambina e da un bambino) e la Morte. Dopo una prima battaglia che celebra la vittoria del ben sul male (l’Arcangelo riesce a sconfiggere Lucifero costringendo i diavoli a pronunciare le parole “Viva Maria”) viene messa in scena l’Angelicata, seconda parte dell’opera di Laudani, in cui viene rappresentato l’incontro della Madonna col figlio risorto, che la nomina Regina del Cielo.
Una celebrazione molto simile si ha anche a Prizzi (PA) dove, travestiti da diavoli rossi, i cittadini cercano di rapire dei malcapitati (o ben capitati) offrendo loro vino e dolci finché, verso sera, il provvidenziale intervento della Madonna e dell’Arcangelo metterà fine alle loro scorribande, garantendo la vittoria del bene sul male. Già dalle prime ore del mattino potrete intravedere i diavoli rossi girare nella cittadina, bussando alle porte e sequestrando, correndo e facendo risuonare le loro catene per le strade semideserte di Prizzi. Tradizioni particolari risalenti al Medioevo, insomma, che ci lasciano intravedere le tracce di un cristianesimo antico, quasi primitivo, riportandoci ai costumi di una volta e facendoci rivivere la storia dei nostri padri. Un ottimo modo per trascorrere la domenica di Pasqua!
Articolo a cura di Cristina Randazzo