Catania
Situata in posizione pianeggiante ai piedi dell’Etna, si affaccia sul mar Ionio che forma in quel punto il golfo di Catania. La città fu fondata dai Greci Calcidesi intorno al 729 a.c., occupata poi da Romani, Ostrogoti, Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini ed Aragonesi. All’epoca romana risalgono i resti del teatro, delle terme e di un anfiteatro, normanne sono invece le absidi del Duomo, e, dell’epoca di re Federico II (svevo del 1250) il castello Ursino, che durante i Vespri Siciliani fu sede del Parlamento, e che oggi ospita il Museo Civico, con raccolte archeologiche di origini greche e romane e non solo, e una interessante collezione numismatica.
Simbolo della città è u Liotru, sito in piazza Duomo, ovvero la statua di basalto che raffigura un elefante la cui origine è tutt’ora oggetto di studio, che si trova all’interno della fontana dell’elefante, realizzata dal Vaccarini, architetto molto importante a Catania che contribuì a darle il volto barocco che ancora oggi porta con sè. Il nome Liotru deriva probabilmente dalla storpiatura del nome Eliodoro, un personaggio leggendario che pare visse a Catania intorno al 700 ed era considerato un necromante. Il mito vuole che fosse egli stesso a creare la statua con la lava dell’Etna, per cavalcarla durante i suoi riti magici.
Il volto attuale di Catania, così come la sua pianta a scacchiera, risale alla ricostruzione seguita al terremoto del 1693 e così il suo vasto centro storico d’aspetto prevalentemente settecentesco conserva edifici in scuri blocchi lavici. In generale, è una città che è stata più volte colpita non solo da terremoti ma anche da colate laviche in seguito alle eruzioni dell’Etna. Il carattere barocco di Catania si respira ovunque nel centro storico, attraversando via Etnea e in particolar modo via dei Crociferi, dove segnaliamo in particolare la Chiesa di San Giuliano, ad opera del Vaccarini: la facciata convessa all’esterno e l’imponente cupola affrescata, all’interno, da Giuseppe Rapisardi, la rendono uno dei più pregevoli esempi dell’arte settecentesca a Catania. Grande opera di architettura civile è invece il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, il teatro dell’opera della città: risale alla fine dell’Ottocento e fu progettato da Andrea Scala e in seguito da Carlo Sada.
Ma non si può parlare di Catania e non citare la sua patrona, Sant’Agata, fortemente amata ed acclamata dai cittadini. A lei è dedicato il Duomo, edificato per la prima volta intorno all’anno Mille ma in seguito ricostruita più volte a causa di terremoti ed eruzioni dell’Etna. La costruzione attuale è stata realizzata dal Vaccarini nel 1711 dopo il terribile terremoto della Val di Noto. Alla santa è dedicata la più importante celebrazione della città, che si tiene ogni anno dal 3 al 5 febbraio (data del martirio della santa) e poi il 17 agosto (data in cui i suoi resti furono restituiti alla città dopo 86 anni in cui rimasero a Costantinopoli). Le celebrazioni radunano moltissimi fedeli da tutta Italia, e la città si riempie di decorazioni luminose per le vie, fino al tripudio del mosaico di luci in via Sangiuliano, che raffigura un momento di vita di Sant’Agata. Undici “cerei” (strutture imponenti lignee con molte decorazioni, che portano grandi ceri) vengono portati in processione nei giorni precedenti la festività. Il fercolo della santa percorre la città nei giorni di febbraio, e termina nelle prime ore del mattino con il rientro della Santa nella Cattedrale, salutata dai fuochi d’artificio. La festa del 17 agosto invece è più ridotta, e si tiene in memoria delle celebrazioni che ebbero luogo al rientro delle spoglie di sant’Agata quasi mille anni fa.
Catania oggi è un attivo mercato agricolo per i prodotti della piana omonima e delle pendici dell’Etna, con un porto ben attrezzato e stabilimenti chimici, alimentari e per la lavorazione del tabacco. Nel Museo belliniano (casa natale del musicista Vincenzo Bellini) e nella casa dello scrittore Giovanni Verga, sono conservati documenti sull’opera dei due grandi catanesi. La città ha inoltre una fervida vita notturna: la vivacità ed il divertimento di Catania sono noti anche all’estero.
Complimenti per questo articolo dettagliato su Catania… Io avrei inserito anche qualche informazione sulla Playa, la spiaggia che si estende dal porto e che è frequentata dai catanesi… In estate è un must! :-)