Caltanissetta
Grazie alla centralità strategica di Caltanissetta, moltissimi sono gli insediamenti preistorici rinvenuti, risalenti fino all’età del Bronzo, a testimoniare la presenza umana nella zona già a partire dal quarto millennio A.C.. Visitando gli scavi di Sabucina, un villaggio capannicolo risalente all’età del Bronzo Tardo, anticamente abitato dai Sicani, e visitando il museo della città ( a due passi dalla Stazione ferroviaria) dove si possono ammirare gioielli, vasellame, oggetti di culto di una misteriosa civiltà perduta, è possibile entrare nel mondo degli indigeni preistorici. Furono i Sicani a darle il nome di “Nissa”, da cui deriva la denominazione degli abitanti della città: nisseni. La città fu in seguito occupata dai Greci e dai Romani dopo le guerre puniche, in seguito ci furono Bizantini, Normanni, Aragonesi e Borboni.
La città presenta numerosi luoghi d’interesse, primo tra tutti la Cattedrale, ovvero il Duomo di Santa Maria Nuova, edificato tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, in piazza Garibaldi. L’interno della chiesa è davvero da non perdere, con splendidi affreschi sulla navata centrale ad opera del pittore fiammingo Borremans, oltre alla bellissima statua lignea dell’Immacolata presente nella seconda cappella a destra. Di fronte alla Cattedrale si trova la Chiesa di San Sebastiano, realizzata nel Cinquecento come forma di ringraziamento al Santo per aver liberato la città dalla peste. Nella stessa piazza si trova uno dei simboli della città, la fontana del Tritone. In cima a Monte San Giuliano, che sovrasta la città, si trova il monumento al Cristo Redentore, progettato dal famoso architetto palermitano Ernesto Basile. Per quanto riguarda l’architettura civile, citiamo palazzo Moncada e palazzo del Carmine, sede del municipio.
Il periodo dell’anno ideale per visitare Caltanissetta è Pasqua. La Settimana Santa è un appuntamento da non perdere per chi ama il folklore, ed è gemellato con la Settimana Santa che si tiene a Siviglia, in Spagna.
La domenica delle Palme si tiene la processione di Gesù Nazareno, che ricorda l’ingresso di Cristo a Gerusalemme: la sua statua viene posta su una barca adornata di fiori raccolti dai contadini nei giorni precedenti e procede per le vie principali, seguita da bambini con ramoscelli d’ulivo e due bande musicali, oltre ai membri della confraternita incaricata dell’organizzazione. La sera, prima di entrare nella Chiesa di Sant’Agata del Collegio, la statua viene salutata con fuochi d’artificio, e la processione si conclude.
Il Mercoledì santo in Piazza Garibaldi ha luogo la sfilata del corteo della Real Maestranza, durante il quale le Corporazioni di Arti e Mestieri accompagneranno l’anziano Capitano al Municipio dove riceverà dal Sindaco le chiavi della città per sette giorni.
Il Giovedì sera la parata delle Vare (statue della Passione), portate in spalla dai fedeli, procede in un’atmosfera tra sacro e profano fino a tarda notte.
Il Venerdì ha luogo la toccante processione del Cristo Nero portato a spalla per devozione dai Figghiamari scalzi, uomini che si tramandano da padre in figlio le commoventi ladate, blitanie in un misto di siciliano e latino. I visitatori che giungono da tutta Europa sono coinvolti in questo rito unico al mondo.
Per il giorno di Pasqua, meglio non mangiare la solita colomba, ma fare piuttosto una scorpacciata del dolce tipico: il Rollò (pan di spagna al cacao farcito di ricotta e marzapane).
2 Responses
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[…] La Pasqua è indubbiamente uno dei periodi migliori per visitare questa città: oltre ad assistere alle processioni e a respirare l’aria di antiche tradizioni e l’amore dei cittadini per la loro perpetuazione, vi invitiamo a scoprire ogni angolo del centro storico, dal Duomo fino alla statua del Cristo Redentore, sulla cima del Monte San Giuliano: potrà esservi utile la nostra guida per il turismo a Caltanissetta. […]