Gela
Gela è una città di grandi risorse industriali ma conserva ancora le tracce di antiche civiltà. Visitate, in contrada Molino a Vento, l’Acropoli, fondata da gruppi di Rodii e Cretesi nel 689-688 a.C. Gela fu una delle più potenti città greche della Magna Grecia ed ebbe il controllo del Mediterraneo per lungo tempo. Si possono ammirare ancora oggi i resti di un tempio del V sec. a.C. e abitazioni complete di botteghe. La città dà il nome alla pianura che la circonda e al golfo antistante il centro abitato.
La città è considerata un sito archeologico tra i più importanti dell’area del Mediterraneo, per via dei molti importanti reperti qui rinvenuti. Oggi è possibile visitare tre zone archeologiche: l’Acropoli, Capo Soprano e il Bosco Littorio, oltre alle Terme Ellenistiche, considerate il complesso termale più antico presente in Italia. In corso Vittorio Emanuele, visitate il Museo archeologico regionale. La collezione vanta il carico pregiato di una nave del Vsec. a.C., attrezzi agricoli in ferro, vasi arcaici ed attici, maschere.
Anche nel centro storico i monumenti ed i luoghi di interesse non mancano, in particolare la neoclassica Chiesa Madre con l’annesso convento e, nella bella piazza Sant’Agostino, la chiesa ed il convento di S. Agostino, la chiesa di San Francesco di Paola e il teatro Eschilo. Molto diffuso nel secolo scorso, a Gela, fu lo stile liberty nell’architettura civile; in particolare il floreale, grazie al lavoro dell’architetto Giuseppe di Bartolo.
Il Venerdì Santo, il tipico canto funebre (U lamentu) è intonato dal coro degli anziani del paese, in occasione della deposizione del Cristo morto. L’urna sacra viene trasportata in processione per le vie della città insieme alla statua della Vergine Addolorata. Questi simulacri vengono sorretti a spalla dai marinai del luogo in segno di devozione, e il loro passo ondulatorio ricorda il defluire delle onde, mentre il rumore del mare è riprodotto dal suggestivo rullo dei tamburi che accompagnano la marcia.
L’8 agosto si festeggia la Protettrice della Città, la Madonna dell’Alemanna. La festa dura 3 giorni ed è antichissima: la Chiesa in cui si celebra il rito sorge nel punto in cui avvenne il miracolo dei buoi, che, secondo la leggenda, durante l’aratura si inginocchiavano ogni volta proprio lì, dove venne trovata l’icona della Madonna.
La festa più attesa e sentita dagli abitanti è quella della Madonna delle Grazie, che prevede una processione a piedi nudi e la svestizione dei “bambini graziati dalla Madonna”, e si conclude con i fuochi d’artificio sul mare.