Sciacca
Sorridente cittadina posta sulla strada archeologica tra Selinunte e Agrigento, e tra la foce del fiume Platani e del fiume Belice, Sciacca offre vaste possibilità di vacanza e di totale relax; grazie al ricco patrimonio idrotermale e alle rinomate grotte naturali vaporose del Monte S. Calogero, al dolcissimo clima che si respira nella costa frastagliata e al mare limpido. Come molti altri centri siciliani, i primi insediamenti risalgono con ogni probabilità alla popolazione dei Sicani, e la città fu dominata da greci, romani, arabi e normanni.
Il turismo balneare a Sciacca è in costante sviluppo grazie alla riqualificazione delle spiagge, prima fra tutte la spiaggia dello Stazzone, con locali, ristoranti, residenze estive ed altre strutture turistiche, e poi la Tonnara e il lido della Foggia.
Ma Sciacca non è soltanto totale relax estivo è anche sfrenato divertimento nel suo ormai famosissimo Carnevale che da anni con i suoi divertenti e colorati carri allegorici fa della città la meta di numerosi turisti. Le origini di questa celebrazione a Sciacca risalgono forse, addirittura, all’epoca di Roma Antica con le festività saturnali. Più verosimilmente, tuttavia, il Carnevale di Sciacca nacque nel 1616 in seguito alla decisione del Vicerè che voleva che tutti si mascherassero nell’ultimo giorno di vacanza.
Fra gli artisti di grande fama, possiamo notare Francesco Laurana, Rossi, la famosa famiglia Gagini, Mancino, Birrittario e Quartararo che hanno tutti contribuito ad abbelire la maggiore parte delle chiese Siciliane in stile Barocco.
Da ricordare è la chiesa di Maria SS. del Soccorso, ovvero il Duomo di Sciacca, in piazza Don Minzoni e risalente al Dodicesimo secolo. La facciata è incompleta e presenta sculture ad opera dei Gagini, mentre all’interno si trovano imponenti archi normanni. Da vedere sono anche la Chiesa di Santa Margherita, con portale disegnato da Francesco Laurana, la Chiesa dello Spasimo, la Chiesa di San Domenico con l’annesso Convento e tante altre ancora.
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[…] La tradizione vuole che il giorno precedente la processione sia giorno di digiuno e penitenza per i devoti, che partecipano anche ad una processione a piedi scalzi. Il corteo del 2 febbraio si dirige invece verso il luogo in cui si compì il miracolo e viene bruciato dell’incenso. La processione della statua della Madonna del Soccorso (risalente al 1503) si svolge poi per le vie del centro alle ore 17, con i pescatori a reggere la pesante vara, a tratti correndo, dal Duomo a Porta Palermo. La statua viene poi riportata nel Duomo, dove si svolge una Santa Messa conclusiva. Se vorrete assistere a questo evento, non mancate di visitare la città: non perdetevi la nostra guida di Sciacca! […]