Isola di Lampedusa
Lampedusa è la maggiore tra le isole Pelagie. Più vicina all’Africa che all’Italia è il sito geografico (ed il centro abitato) che si trova più a Sud in tutta Italia. L’isola è circondata da un mare dalle incredibili sfumature di colori, che la rende meta ambita da turisti e appassionati di diving di tutto il mondo. È stata abitata da fenici, greci, arabi e romani e varie volte colonizzata in epoche successive. Nel Seicento fu di proprietà degli avi dell’autore del Gattopardo Tomasi di Lampedusa, che nell’Ottocento la cedettero a Ferdinando II di Borbone: questi vi insediò alcuni abitanti di Pantelleria, ed è per questa ragione che si possono trovare a Lampedusa i “dammusi”, costruzioni tipiche dell’isola di Pantelleria.
La via principale attraversa tutto il paese ed è costeggiata da piccole case colorate, negozi, banche, bazar e caffè che animano il centro fino a notte inoltrata. L’aeroporto, che collega l’isola agli aeroporti internazionali di Palermo e di Catania, e lo scalo portuale l’hanno resa meta privilegiata dagli amanti del mare, della natura incontaminata e del diving.
A pochi metri da Lampedusa si trova l’Isola dei Conigli, un piccolo isolotto raggiungibile a piedi, camminando in acqua. E’ risaputo che Lampedusa è uno degli ultimi luoghi del Mediterraneo in cui compaiono le tartarughe marine Caretta caretta: è su questo piccolo isolotto che questi animali vengono a deporre le loro uova. Anche per questo motivo l’isola fa parte della Riserva Naturale Orientata Isola di Lampedusa. Sull’origine del nome ci sono due differenti ipotesi: da un lato, è rilevato che sulle carte nautiche degli Inglesi risalenti all’Ottocento viene chiamata “Rabit island”, ma quella in italiano sarebbe una traduzione letterale inappropriata, dal momento che, con ogni probabilità, è dalla parola araba “rabit” che il nome derivava – rabit significa, appunto, collegamento. D’altra parte c’è chi ritiene, invece, che questa denominazione derivi dalla presenza di una colonia di conigli presenti sull’isolotto, dopo esservi arrivati in uno dei momenti in cui la bassa marea consente la creazione di un collegamento di sabbia con Lampedusa.
Oltre alle tartarughe marine Caretta caretta, è possibile nel territorio di Lampedusa incontrare i delfini nel loro habitat naturale, oltre a pesci pappagallo, murene, pesci spada e cernie. Caratteristiche sono le numerose cale sabbiose, le insenature e la grotte ricche di variopinta fauna marina. Tra le più famose spiagge di Lampedusa, oltre alla Spiaggia dei Conigli presente sull’omonimo isolotto, ricordiamo Cala Croce, Cala Galera, Cala Pulcino e la zona di Capo Grecale, con il suo faro che dà sulla baia cosiddetta “del Mar Morto”, meta ambita per gli appassionati di diving. Il pesce viene esaltato nei prelibati sapori della cucina locale, sintesi della tradizione siciliana e tunisina.