Arcipelago delle Egadi

L’arcipelago delle Egadi comprende tre isole principali: Favignana, Levanzo e Marittimo. Si trovano a circa sette kilometri dalle coste occidentali siciliane, tra Trapani e Marsala, e fanno parte della Riserva naturale marina Isole Egadi, la più estesa area protetta d’Europa.

Le acque limpide e le coste affascinanti, i piccoli rilievi, le baie, le grotte e il particolare richiamo della tonnara fanno delle Egadi una apprezzata meta turistica e balneare, ogni anno popolata da decine di migliaia di turisti. Molti sono gli esemplari di flora e fauna presenti sia sul territorio delle isole sia nel mare: in particolare l’aquila del Bonelli e l’uccello delle tempeste.

Egadi significa favorevole, propizio, forse in riferimento alla mitezza del clima e alla pescosità del mare; già Omero faceva approdare Ulisse su Aegades, l’isola delle capre. La storia delle Egadi ha origini molto antiche, come dimostrano i reperti archeologici trovati ed i graffiti presenti nelle varie grotte. Anticamente, l’intero arcipelago era unito alla costa sicula, e i primi abitatori furono Feaci e Lestrìgoni. Quando la Sicilia divenne provincia romana Favignana vide sorgere le sue prime carceri: un sistema fittissimo di caverne, dato che a quell’epoca nessun fabbricato esisteva nell’isola e i pochi abitanti vivevano nelle grotte come nella preistoria.

Imperdibili e di importante senso artistico sono i graffiti incisi sulla roccia, nella grotta del Genovese a Levanzo. A Favignana, invece, sono stati riportati alla luce frammenti d’argilla grezza, colorati a vernice nera e rossa, a testimonianza di insediamenti umani nell’età del bronzo e inoltre, presso Cala S.Nicola, un’intera necropoli ellenistica a loculi rettangolari risalenti al I sec. a.C. Presso il piccolo museo isolano si possono vedere resti di una lucerna cristiana in argilla del V-VI sec., monete puniche e post-costantiniane, vetri bizantini policromi.