Erice
Per chi ha voglia di immergersi in un’atmosfera medievale c’è Erice, sospesa tra le nuvole come l’Olimpo, che offre specialmente in inverno, immersa nella nebbia, un’atmosfera irreale ferma nel tempo, mentre in estate è un respiro di aria fresca per sfuggire alla calura delle zone pianeggianti. Il nome della città è di origine mitologica: Erix era figlio di Afrodite e fu ucciso da Ercole. Originariamente era il Monte Giuliano stesso a chiamarsi Monte Erice.
La città, di antichissime origini, sorge su un’altura di circa 750 mt sul livello del mare, il Monte Giuliano: il belvedere dei giardini del Castello offre una spettacolare e suggestiva panoramica della città di Trapani, della distesa bianca di saline e mulini a vento e delle isole Egadi; il lato che si affaccia sul mare ad oriente, invece, mostra in tutto il suo intatto splendore la riserva naturale dello Zingaro e la costa di San Vito lo Capo.
Pare siano stati gli esuli della città di Troia a fondare la città – quegli esuli che poi originarono la popolazione degli Elimi, fondatori, insieme ad erice, di Segesta. La città fu poi in mano ai Romani, che veneravano qui la Venere Ericina. Così come avvenne per il resto della regione, anche Erice fu dominata da Normanni, Svevi e Spagnoli, conoscendo periodi di sviluppo architettonico e culturale.
Lungo le strette e sinuose vie, lastricate e bordate da case in pietra con cortili sempre fioriti, che si congiungono in piazzette medievali, si respira un’atmosfera magicamente incantata. Sulle rovine di un tempio in onore della Venere Ericina oggi sorge il Castello di Venere; all’interno dei Giardini del Balio invece domina il Castello Pepoli del 1314. Il Museo Cordici ospita nell’atrio l’Annunciazione di Antonello Gagini, opere pittoriche, collezioni di monete, reperti preistorici e dell’antica necropoli.
In estate le musiche medievali riecheggiano durante la Settimana della Musica Medievale e Rinascimentale offrendo un’atmosfera veramente unica; sempre in estate si svolge la festa religiosa della Processione dei Personaggi durante la quale viene festeggiata Maria Santissima di Custonaci, patrona della città. Anche ad Erice, inoltre, si svolge la Processione dei Misteri, tanto celebre nella vicina Trapani: in versione più ridotta, ma resa molto suggestiva dall’incredibile scenario in cui si svolge.
Erice è storia, folklore ma anche scienza: il centro di cultura scientifica “Ettore Majorana”, fondato nel 1963, ha fama mondiale per le ricerche sui fenomeni sismologici e per gli incontri di alto livello sulle “emergenze planetarie”.
E per chi ama il gusto delle genuine specialità siciliane Erice offre i tradizionali dolci a base di mandorle e frutta candita, le conserve di agrumi e il tipico liquore ericino, odori dell’antica Sicilia che non passano inosservati passeggiando tra le vie di questo piccolo borgo antico. Impossibile non citare le imperdibili genovesi alla crema, pastafrolla ripiena di crema pasticcera: la ricetta ericina è davvero una delizia per il palato che vi invitiamo ad assaggiare.
Foto a cura di Dario Filizzola
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[…] fu fondata probabilmente dagli Elimi, come ci narra Tucidide, fondatori anche della magnifica Erice, tra colline ocra e rosso-brune che creano un gradevole contrasto con le tantissime sfumature del […]