Pasqua a Enna 2012: il programma della Settimana Santa
Proseguendo la carrellata di eventi e programmi per la Pasqua in Sicilia, eccoci arrivati a un’altra importantissima celebrazione tradizionale che affonda le sue radici nella storia antica della dominazione spagnola: la Settimana Santa a Enna. Si tratta di una serie di manifestazioni religiose che coinvolgono la cittadinanza intera e in particolare le antiche confraternite, tuttora attive, presenti nel “Belvedere della Sicilia” (di cui vi parliamo nella nostra guida per il turismo ad Enna). Durante questa settimana le usanze e le eredità delle dominazioni passate si manifestano in tutta la loro grandezza, importanza e influenza che ancora oggi esercitano sulla vita cittadina. Il momento culminante è quello del Venerdì Santo, particolarmente suggestivo per la fiaccolata a cui prendono parte i confrati incappucciati.
Gli eventi e i riti che scandiscono la Settimana Santa derivano direttamente dalla tradizione spagnola – e così anche i simboli e l’abbigliamento che i confrati indossano durante la processione, oltre ai famosi Misteri e persino la cucina tipica di questo periodo dell’anno.
Ecco quindi il programma – come abbiamo fatto per Caltanissetta e le altre città, vi consigliamo vivamente di non farvi mancare, oltre alle celebrazioni, anche una visita nei centri storici alla scoperta dei segreti e dei più bei monumenti di questo capoluogo dell’entroterra siciliano.
Domenica delle Palme – 1 Aprile
Processione di Gesù e degli Apostoli: presso il Santuario di Papardura, che sorge abbarbicato sul fianco della montagna, i confrati mettono in scena l’arrivo di Gesù a Gerusalemme. Il corteo arriva fino al quadrivio del Monte, dove le confraternite, la banda che suona a festa e i fedeli lo accolgono. Davanti alla Chiesa di San Sebastiano, tra l’osanna dei devoti, il corteo assiste alla benedizione delle palme e degli ulivi, per poi ripartire verso le stradine tortuose che arrivano alla Chiesa di San Leonardo.
Adorazione delle confraternite: nel pomeriggio i rappresentanti di ogni confraternita danno inizio a una processione che percorre le strade di Enna alta, fino ad arrivare al Duomo. Qui, fino al mercoledì santo e secondo un preciso ordine, le confraternite dedicano un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento – adorazione che si svolge a turno, e in dialetto ennese.
Mercoledì Santo – 4 Aprile
Quando si concludono le adorazioni, nel Duomo si celebra una messa molto suggestiva, interamente cantata. Nel mentre, i confrati “invadono” i ristoranti e le locande per rifocillarsi dopo le giornate di adorazione, in un clima di festa generale. Il Sacramento viene benedetto davanti alla folla e riposto in un preziosissimo ostensorio, che rappresenta un mirabile esempio di oreficeria barocca, ed è durante l’anno custodito nel Museo Alessi di Enna. L’ostensorio viene portato in processione tra una fittissima folla e i membri delle confraternite, con vessilli inalberati e visiere alzate.
Giovedì Santo – 5 Aprile
In mattinata tutta la cittadina è concentrata sul rito della lavanda dei piedi, mentre nel pomeriggio – e fino a tarda notte – hanno inizio innumerevoli pellegrinaggi dei devoti: ogni chiesa della città allestisce infatti un proprio sepolcro, addobbando appositamente l’altare maggiore. La tradizione vuole che ogni cittadino visiti almeno tre sepolcri: il via-vai di folla è, quindi, davvero imponente.
Venerdì Santo – 6 Aprile
Il Venerdì Santo è il giorno culminante della Settimana Santa di Enna: un giorno carico di atmosfera e devozione, di tradizione e storia, che attrae ogni anno moltissimi turisti. Si tratta davvero di un evento tra i più unici e particolari a cui si può assistere in tutta la Sicilia, e gode, tra gli altri, del patrocinio della Comunità Europea.
I riti cominciano con la messa nel Duomo, conosciuta come “Rito delle tenebre“, ricca di procedure e tradizioni particolari che coinvolgono i canonici.
Alle 17, dalla Chiesa di San Leonardo, una delle bande musicali accompagna la Compagnia della Passione in un corteo verso il Duomo al quale si uniscono, via via, tutte le altre confraternite ad eccezione di quelle dell’Addolorata, del SS. Salvatore e di Maria SS. della Visitazione. La processione, che procede tra la folla, effettua una sosta presso la Chiesetta dell’Addolorata: dopo un lungo rito di adorazione, la vara con la statua viene portata fuori per essere omaggiata dalla folla, e viene poi portata a spalla dai confrati lungo via Mercato Sant’Antonio e via Roma. Le vie sono colme di persone, e i confrati muovono il fercolo mantenendo un ritmo lento e ondulato, che insieme alle marce funebri contribuisce a restituire l’atmosfera della tragedia vissuta dalla madre di Gesù.
Nello stesso momento, i confrati del Ss. Salvatore portano in processione l’Urna del Cristo Morto fino ad arrivare alla Cattedrale: si tratta di un’imponente urna in ebano e oro zecchino, sormontata da una croce e con quattro angeli ad ali spiegate.
Durante la risalita verso il Duomo, la Confraternita della Passione porta invece in processione i Misteri, imponenti vare che rappresentano alcuni dei momenti salienti di questo episodio biblico.
Nel tardo pomeriggio il fercolo della Madonna Addolorata arriva all’interno della Cattedrale, e tutti i confrati entrano in chiesa secondo un rigoroso ordine per rendere omaggio all’urna del Cristo Morto; l’effetto della loro entrata nel Duomo è particolarmente scenografico e suggestivo.
Quando tutti i confrati sono usciti inizia la processione vera e propria; i fercoli della Madonna Addolorata e di Gesù sono preceduti da una croce-reliquiario argentea molto preziosa che contiene una delle spine della corona di Cristo, ed è per questo motivo chiamata “Spina Santa“. Il silenzio e il raccoglimento dominano la piazza del Duomo e la vicina piazza Mazzini, nonostante la fittissima folla di fedeli che rivolgono le loro preghiere alle vare. A questo punto parte quella che è probabilmente la processione più lunga di tutta la Sicilia, dal momento che si snoda per circa 3,7 km, percorrendo la città dal Duomo fino al cimitero, e viceversa.
Tutto il centro storico si riempie di una folla tanto ordinata quanto numerosa, che si dispone ai lati delle vie sulle quali camminano i confrati incappucciati: uno spettacolo davvero suggestivo di tremila cappucci tra i canti e le marce funebri. La solenne processione procede fino al piazzale antistante il cimitero; qui avviene la benedizione dell’urna e il corteo riparte percorrendo, tra le altre, la stretta Via Vittorio Emanuele. Il passaggio da questa piccola viuzza è particolarmente caratteristico: i devoti abitanti provvedono ad illuminare i balconi in occasione di questo momento, e assistono al passaggio degli incappucciati in ginocchio, in raccoglimento.
L’urna del Cristo Morto viene così riportata all’interno della Cattedrale, mentre il fercolo dell’Addolorata sarà condotto dai confrati alla Chiesa del Mercato di Sant’Antonio: qui finisce la processione del Venerdì santo di Enna, con biscotti e vino per i portatori.
Domenica di Pasqua – 8 Aprile
Anche nella giornata di Pasqua si ripete ad Enna una suggestiva tradizione di derivazione spagnola: intorno alle 18 si svolge la cosiddetta Processione della Pace. La Madonna e il Cristo Risorto sono portati in processione da due confraternite, che si incontrano dinanzi la Cattedrale: nel momento in cui avviene l’incontro, il velo nero che copriva la statua della Madonna cade, le campane suonano a festa e i due fercoli corrono l’uno verso l’altro.
Un evento davvero unico nel suo genere, in grado di far respirare un’atmosfera che si penserebbe perduta per sempre: la Pasqua ad Enna garantisce davvero emozioni “d’altri tempi”!
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2 Responses
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[…] da parte dei membri della confraternita, scalzi. Famosissime poi sono le manifestazioni per la Settimana Santa a Enna: migliaia di turisti accorrono a vedere in particolare la processione del Venerdì Santo, con la […]