Gangi
Gangi, in provincia di Palermo, fu costruito su una collina attorno a un antico Castello; con i suoi monumenti, le Chiese, le mille opere d’arte, i luoghi caratteristici rappresenta la perla delle Madonie. Le testimonianze della presenza umana in queste terre anche in epoca antichissima sono molte, dalle tombe preistoriche ai ruderi di un insediamento probabilmente occupato dai greci, ed evidenze della presenza romana sono state rinvenute al di sotto dell’Abbazia di Gangivecchio. L’abitato originale fu distrutto durante i Vespri Siciliani e ricostruito nel 1300; nei secoli successivi il centro si svilupperà particolarmente a livello sia sociale che culturale, con un culmine nel Settecento con la nascita di accademie di letterati, oltre a numerosi palazzi nobiliari.
Il paese è legato alle tradizioni religiose, soprattutto quelle della Settimana Santa, cui caratteristica è l’immutata ripetitività di antiche gesta, con protagoniste le confraternite del luogo. Nascono così rappresentazioni come la festa dello Spirito Santo che si tiene durante il lunedì successivo alla Pentecoste e prevede un’imponente processione lungo tutto il paese, che ad ogni chiesa si dota di una nuova statua fino ad arrivare ad una quarantina di simulacri che vengono portati anche da ragazzi, donne o bambini, e vengono trasportati poi di corsa avanti e indietro tre volte nello spiazzo dello Spirito Santo – la famosa “Cursa di Santi”.
La prima domenica d’agosto si svolge la festa dei “Burgisi”, e molto interessante è la rappresentazione scenica della Natività, che si divide in due sezioni, laica e religiosa.
La seconda domenica di agosto si svolge invece la famosa Sagra della Spiga, rappresentazione in costume che intende riportare alla luce il periodo greco di Gangi, quando il paese si chiamava Engyon. Di questa epoca scrive Cicerone, raccontando della presenza sul luogo di un tempio dedicato alle Dee Madri che venivano celebrate in quanto proclamatrici della fertilità della terra. Lo splendido Corteo di Demetra è il principale evento di questa sagra che ogni anno riesce a creare un magnifico connubio tra cultura e turismo, tra storia e amore per la propria terra, tra la dimensione pagana e quella religiosa.
Il Castello di Gangi fu edificato nel XIV secolo e si trova su un’altura a circa 1000 metri sul livello del mare; fu soggetto a diversi rimaneggiamenti nel Seicento che lo resero più palazzo vero e proprio che edificio castellare. Uno dei più bei palazzi del paese è poi Palazzo Sgadari, ottocentesco, che ospita al pianterreno un Museo Civico nel quale si possono ammirare alcuni reperti archeologici rilevati nelle aree circostanti. Molto interessante è poi la Chiesa Madre, intitolata a San Nicolò di Bari, collegata alla Torre dei Ventimiglia con le sue splendide arcate. La chiesa risale al XIV secolo ed aveva originariamente una sola navata, ma fu ampliata nei secoli successivi fino ad averne tre. Magnifica opera da ammirare in questa chiesa è il Giudizio Universale ad opera di Giuseppe Salerno, un vero capolavoro artistico che va a sommarsi alle bellissime statue di Filippo Quattrocchi, importante scultore di Gangi che si formò sotto i dettami dello stile barocco e operò a Palermo nella seconda metà del Settecento, realizzando numerose statue lignee per molte chiese in tutta la Sicilia.