Sagra della vastedda a Capaci, 1 novembre
Nel giorno della commemorazione dei defunti, vi segnaliamo la sagra della vastedda a Capaci, cittadina limitrofa a Palermo, sulla strada per l’aeroporto di Punta Raisi.
Si tratta di una sagra all’insegna delle usanze della tradizione siciliana: in tempi più antichi, nella giornata di Ognissanti ci si dedicava completamente alla cura delle tombe dei cari defunti, e la vastedda sostituiva il pranzo – per evitare di tornare in paese per consumare il pasto: era quindi l’unica pausa dal lavoro della giornata. Oggi, invece, questo giorno diventa un’occasione per celebrare, gustare e far conoscere i prodotti tipici del luogo.
Ma che cos’è la vastedda? Chi non conosce questo alimento scoprirà che si tratta di una sorta di focaccia realizzata con pane non lievitato, originariamente condita con olio d’oliva, sale e pepe, ma che oggi viene arricchita nel condimento con sarde o acciughe salate e caciocavallo in scaglie o grattugiato. Vi consigliamo di assaggiarla durante la sagra, rimarrete piacevolmente sorpresi!
Ecco una ricetta speciale per provare la vastedda a casa vostra!
Ricetta della Vastedda ‘nfigghiulata
Ingredienti:
Per la pasta – 250 gr. di farina bianca e 250 di fior di farina bianca, 400 ml di latte, 100 grammi di strutto, lievito naturale 1 panetto oppure lievito di birra 30 grammi, 4 uova, sale e olio d’oliva.
Per il ripieno – 200 grammi di salame e 200 di guanciale, 200 grammi di tuma e fior di sambuco.
Preparazione:
Preparare una pasta morbida con le due farine ed il lievito naturale (se si è scelto il lievito di birra, farlo prima sciogliere con poco latte tiepido), le uova e lo strutto, un pizzico di sale ed il latte riscaldato che è rimasto. Lavorare a lungo la pasta fino a quando si staccherà dalla spianatoia e lasciarla quindi a lievitare per un paio d’ore in un luogo tiepido; dividerla quindi in tre parti.
Tritare separatamente il guanciale e farlo soffriggere con olio d’oliva; scolarlo. posizionare una porzione di pasta, allargandola sul fondo, in una teglia con bordo alto ed aggiungere alcune fette di salame e di guanciale, alcuni pezzi di tuma e spezzettarvi qualche fiore di sambuco. Ripetere questa operazione con un altro strato di pasta e con il ripieno e poi coprire con la porzione rimasta di pasta e con altri fiori di sambuco spezzettati. Lasciare riposare per circa un’ora e mezza e poi fare cuocere in forno a 22o gradi fino a che non sarà colorita: a questo punto abbassare il fuoco e continuare a fare cuocere per circa 20 minuti, così che il ripieno possa cuocere in modo graduale ed uniforme.
Buon appetito!
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Tra qualche giorno a Capaci ci sarà la Sagra della vastedda.
NON MANCATE !!!