Piazza Armerina
Piazza Armerina sorge in provincia di Enna, sui monti Erei, in mezzo ai boschi di eucaliptus, ed è ricca di monumenti medievali, di notevoli chiese, di bei palazzi e di giardini. Presenta una spiccata influenza barocca visibile nelle sue piazze e nei suoi edifici nonché alcune tracce di stile gotico. Dal 1997 la città è patrimonio UNESCO grazie alla sua Villa Romana del Casale.
Non è del tutto chiara la sua origine; si sa tuttavia che fu dominata dai Normanni, e in particolar modo è nota per essere uno dei “comuni lombardi” della Sicilia: si parla infatti il gallo-italico, che presenta particolari assonanze con il dialetto piemontese. Ciò è dovuto alla ricostruzione della città ad opera di Guglielmo II, che la ripopolò con persone provenienti dalle aree settentrionali, quindi “longobarde”.
Nella periferia della città si trovano i resti di una villa romana, la Villa del Casale: fu scoperta a metà del Novecento da Gino Vinicio Gentili. La villa presenta quattro sezioni ben distinte, e molti dei pavimenti sono ricoperti da magnifici mosaici ancora ben conservati, davvero ammirevoli, che oltretutto danno un’indicazione riguardo la funzione della sala a cui appartengono: uno degli elementi più importanti di questa villa, che l’hanno fatta diventare patrimonio UNESCO e che la rendono una delle mete più attraenti dell’isola intera. Vi sono diversi stili, a testimoniare diversi artisti coinvolti nei lavori di costruzione. Uno dei mosaici più famosi è il mosaico della Grande Caccia: il più ampio della villa, circa 66 metri di lunghezza e 5 metri di larghezza. Sono evidenti, in questo mosaico, stili diversi, a sottolineare che più di un artista ha lavorato alla realizzazione del corridoio.
In occasione della festa in onore di Maria SS. Delle Vittorie (ad agosto) si svolge il “Palio dei Normanni”. Esso consiste nell’ingresso in città di un gruppo di cavalieri in costume che rievocano l’insediamento del conte Ruggero il Normanno e, il giorno dopo, in una serie di giochi cavallereschi.